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Devozione d’alta quota: Zintek partecipa al restauro di una piccola chiesa sulle Dolomiti

Era il 1916, e sulle Dolomiti tra Veneto e Trentino infuriavano i sanguinosi combattimenti della prima guerra mondiale. Per ricordare i compagni caduti in battaglia, gli alpini di stanza nella zona delle Tre Cime di Lavaredo costruirono una piccola chiesa affacciata sui monti. Dedicata a Santa Maria Ausiliatrice, la chiesa venne edificata con materiali di costruzione recuperati in modo non sempre ortodosso, da cui il soprannome di “Madonna del furto”. La chiesa fu abbandonata alla fine del conflitto, riconsacrata nel 1928 e poi completamente ricostruita nel 1964 grazie al lavoro della Brigata alpina Tridentina.

Da allora sono passati esattamente cinquant’anni, e per celebrare la ricorrenza la sezione del CAI di Auronzo di Cadore – che festeggia a sua volta il 140esimo anniversario della nascita – ha deciso di promuovere un intervento per il restauro dell’edificio, in collaborazione con il comune di Auronzo.

Oltre alla sistemazione delle parti lignee e delle superfici intonacate, l’intervento ha riguardato principalmente la sostituzione dei manti di copertura in lamiera zincata. Per mantenere l’aspetto originario e assicurare al contempo una tenuta prolungata, si è deciso di impiegare il laminato in zinco-titanio zintek®, e Zintek Srl, società di Porto Marghera produttrice del materiale, ha partecipato con orgoglio al progetto.

Data la sua posizione, a circa 2400 metri di altitudine sul sentiero che dal Rifugio Auronzo conduce a Forcella Lavaredo, ai piedi delle Tre Cime, la chiesa è esposta a piogge, vento e abbondanti nevicate, e necessita di coperture in grado di resistere alle aggressioni e alle forti escursioni termiche. Il manto in zintek®, applicato con la tecnica della doppia aggraffatura, garantisce protezione e lunga durata, e permetterà alla piccola chiesa di conservarsi al meglio negli anni a venire, per accogliere i molti turisti che percorrono queste vie e che le percorreranno ancora più numerosi il prossimo anno, in occasione delle celebrazioni per il centesimo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia.

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